Comunicato stampa GS Svizzera - Domenica di votazione

25.09.2016

Sebbene nessuna delle tre votazioni è stata vinta, la GS Svizzera si mostra ottimista: i risultati mostrano che comunque il 34,5% della popolazione si oppone alla legge sui servizi informativi. Con una percentuale del 40,6% di sì numerose persone hanno appoggiato un'AVS forte, opponendosi alla proposta indecente dei borghesi di alzare l'età pensionabile.
Nonostante la sconfitta, la GS Svizzera trae un bilancio positivo della campagna contro la nuova legge sulle attività informative. Per mesi centinaia di attivisti erano presenti sulle strade e hanno lottato contro questa drastica limitazione dei nostri diritti fondamentali e la penetrazione nella nostra sfera privata. Con un risultato del 34,5% si è riuscito a mobilizzare ben oltre lo steccato partitico rosso-verde.
Tocca ora al Parlamento e al Consiglio Federale il compito di prendere sul serio questa preoccupazione popolare, sostiene Tamara Funiciello, Presidente della GS Svizzera. "Durante tutta la campagna i fautori della LAIn hanno sostenuto che il numero di persone sorvegliate è limitato a qualche decina, che l'esplorazione dei segnali via cavo non tange la nostra sfera privata e soprattutto che non stiamo andando incontro al prossimo scandalo delle schedature. Queste promesse vanno ora mantenute! Staremo a guardare attentamente.".
Per quanto riguarda l'AVS il partito giovanile è deluso dal no: la strategia della paura del fronte borghese ha fatto effetto. Nonostante lo sviluppo demografico attuale e il conseguente invecchiamento della popolazione 40,6% del popolo si sono espressi a favore di un'AVS più forte. Dovrà ora essere il Parlamento ad interpretare il buon risultato quale segnale contrario all'innalzamento dell'età pensionabile, per un'AVS solida e soprattutto per pensioni sicure. La povertà nella vecchiaia non deve esistere in uno dei paesi più ricchi al mondo. Noi continueremo ad impegnarci contro l'innalzamento proposto, contro i tagli del tasso di cambio e in generale contro l'indebolimento del primo pilastro a favore del secondo.
Anche l'economia verde ha ottenuto con il 36,4% un risultato considerevole: una gran parte della popolazione reputa importante un'economia sostenibile.